Seconda Parte - Nikola Tesla Italia

LA GUERRA DELLE CORRENTI
(Seconda Parte)

Nel 1888 Tesla si reca al quartier generale della Westinghouse a Pittsburgh per ultimare il contratto per il sistema di corrente alternata polifase e per contribuire alla costruzione del suo motore. Inizia in questo momento quella che i giornali dell'epoca chiameranno " Perfect Partnership"  cioè Nikola Tesla supportato economicamente da George Westinghouse. Tesla rimane a Pittsburgh per circa un anno. Il contratto prevedeva che Westinghouse doveva fornire  un dollaro a Tesla per ogni forza cavallo che si sarebbe prodottaìo con i nuovi motori a corrente alternata.  Ha cosi inizio quella che i giornalisti dell'epoca chiameranno "La guerra delle Correnti". Si tratta della prima guerra mediatica della storia , fatta da colpi bassi da parte di Thomas Alva Edison e le straorinarie dimostrazioni pubbliche di Nikola Tesla. Edison inizia una  campagna denigratoria contro la corrente alternata e il suo inventore Nikola Tesla. Edison fa stampare e distribuire volantini sulla pericolosità della corrente alternata e chiede allo stato di New York di fare una legge contro il suo utilizzò domestico. Edison non si ferma qui ,attraverso l'uccisione di animali vuole introdurre l'idea che la tensione alternata è qualcosa di molto pericoloso che va rifiutato,che va rigettato. Folgorò pubblicamente cani e gatti, ma l'apice lo raggiunse il 4 gennaio 1903. L'elefantessa Topsy era un elefante indiano che si era esibito per anni al luna park di Coney Island. Dopo essersi esibita per anni era diventato un animale irrequieto e difficile da gestire. Dopo aver ucciso un guardiano il circo di Coney Island decide di abbatterla. Edison non si fa scappare l'occasione ,quale miglior modo di dimostrare le orribili conseguenze della corrente alternata che quello di arrostire pubblicamente tre tonnellate di elefante , Topsy viene condotta sopra una piattaforma speciale ,le viene collegato un generatore di corrente da 6600 volt alle zampe.  Lo stesso Edison filmò l'operazione in un documentario dal titolo "Electrocuting an Elephant".

"Si avverte che alcune immagini del filmato sottostante sono particolarmente cruente e qundi non adatte ad un pubblico particolarmente sensibile "